CARITAS DIOCESANA CHIAVARI
Avvento /Natale 2016

 

CERCO IL VOLTO DI DIO:bambino
ECCO UN BAMBINO AVVOLTO IN FASCE!

Riferite a Giovanni ciò che udite e vedete:

I ciechi riacquistano la vista,
gli zoppi camminano,
i lebbrosi sono purificati,
i sordi odono,
i morti risuscitano,
ai poveri è annunciato il Vangelo.
E beato è colui che non trova in me
motivo di scandalo!»

presepe

 

“Giungere a Dio amando l’umanità di Gesù, ora bambino in braccio a sua madre e poi uomo delle strade e amico dei pubblicani, i suoi anni nascosti e i suoi gesti pubblici, le sue mani sui malati e i suoi occhi negli occhi dei re, i suoi piedi e la polvere delle strade di Palestina, e poi il nardo che scende, e poi il sangue che cola.
E infine il suo corpo assente.
È la strada dei Magi.
Noi, cercatori come loro della carne di Dio, dobbiamo cercarla là dove abita… perchè Gesù non è solo la sostanza di ciò che spero, è anche la sostanza di ciò che vivo.
Il Vangelo è la cosa più vicina a Gesù, è la carne di Cristo da toccare, guardare, respirare, da soffrirne, da gioirne.
Amare l’umanità di Cristo, le note concrete, semplici, carnali: amando la carne di cui ha preso carne, amandone i segni quotidiani per sapersene meravigliare”.
(E. Ronchi, Natale l’abbraccio di Dio Ed. Paoline)

 

terremoto

 

In questa terza domenica di Avvento invitiamo tutte le comunità, le famiglie, ogni persona, di qualunque fede, razza, opinione, a fare memoria dei poveri; essi sono il volto del Bambino di Betlemme che ci chiama ad essere persone amanti!

 

«La gioia è preghiera, la gioia è fortezza, la gioia è amore, la gioia è una rete d’amore, con la quale voi potete arrivare alle anime. Dio ama chi dona con gioia. Dona di più chi dona con gioia. La miglior via per mostrare la nostra gratitudine a Dio e alla gente è di accettare tutte le cose con gioia. Un cuore contento è il risultato normale di un cuore che brucia d’amore. Non lasciate entrare in voi nulla di triste che possa farvi dimenticare la gioia di Cristo Risorto. Tutti aneliamo al cielo dove abita Dio, ma noi abbiamo in nostro potere di stare in cielo con lui anche adesso, di essere felici con lui in questo preciso momento. Ma l’essere felici con lui adesso significa: amare come ama lui, aiutare come aiuta lui, dare come dà lui, servire come serve lui, salvare come salva lui, stare ventiquattro ore con lui, raggiungere lui nel suo doloroso travestimento» (Madre Teresa di Calcutta).

bici

Attendiamo la venuta del Signore Gesù con piccoli impegni quotidiani, con un gesto di tenerezza e fraternità, con la preghiera personale e familiare….

La mia vita, Signore
semplice e diritta come un flauto
perchè tu la possa riempire,
riempire con la tua musica.
La mia vita, Signore, argilla tenera nelle tue mani
perchè tu possa darle forma, la forma che vorrai.
La mia vita, Signore,
seme libero nel vento
perchè tu possa seminarlo.
La mia vita Signore, piccolo legno secco
perchè tu lo possa accendere,
e bruci per il povero e per te. (Preghiera latino-americana)